L’Ing. Maria Corinna Gorlani vicepresidente di Famiglie in Rete è intervenuta per conto della FISAM (Unione Nazionale Associazioni Italiane per la Salute Mentale – o.n.l.u.s.) e della FIR (Famiglie in Rete) , delegata dal suo presidente Cosimo Lo Presti, nell’audizione dell’11 dicembre, promossa dalla 10^ Commissione Affari Sociali del Senato della Repubblica sui ddl 734-938-1171-1179 (Disposizioni in materia di tutela della salute mentale).
FISAM e Famiglie in Rete costituiscono insieme un’importante realtà di familiari e utenti nel mondo della Salute Mentale, rappresentativa di circa quaranta associazioni attive in molte Regioni d’Italia.
Prima di entrare nel merito delle proposte, due sono state le considerazioni generali su cui Gorlani ha richiamato l’attenzione del legislatore.
“La legge 180/1978 rappresenta un pilastro fondamentale dal quale non si deve assolutamente tornare indietro; è necessario per questo colmare le lacune legislative e organizzative per raggiungere standard europei e garantire dignità e diritti a pazienti e famiglie. Questo richiede non solo più risorse, ma anche un cambiamento culturale e organizzativo.”
“Pensiamo che occorra per la salute mentale un approccio integrato e multidisciplinare, con un incremento delle risorse, un focus sui diritti dei malati e un forte sostegno alle famiglie e agli operatori. E’ necessario un cambiamento culturale e organizzativo per raggiungere standard europei e migliorare la qualità della vita dei pazienti”
Proposte e punti chiave
Tra le principali richieste avanzate:
- Incremento dei finanziamenti: Prevedere sanzioni per le Regioni che non destinano il 5% del Fondo Sanitario assegnato alla Salute Mentale.
- Standardizzazione dei servizi: Garantire omogeneità territoriale, applicando buone prassi evidence-based e creando indicatori standardizzati per monitorare la qualità delle cure.
- Tutela dei diritti: Proibire la contenzione fisica e farmacologica, rafforzare il consenso informato, e creare un’autorità indipendente per vigilare sulla qualità dei servizi.
- Coinvolgimento delle famiglie: Integrare le famiglie nei percorsi terapeutici con sostegno psicoeducazionale e finanziario.
- Progetti terapeutici personalizzati: Introdurre piani basati su trattamenti farmacologici, psicoterapeutici e riabilitativi, coordinati da un case manager, basati su percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali (PDTA) regionali coerenti con linee guida nazionali
- Neuropsichiatria infantile: Affrontare la carenza di personale e risorse, ridurre i tempi di attesa e migliorare l’integrazione con i servizi per adulti.
- Inserimento lavorativo e sociale: Sviluppare percorsi di riabilitazione lavorativa e ridurre lo stigma verso i lavoratori con disturbi mentali.
- Condizioni nelle carceri e RSA: Evitare l'uso improprio della sedazione. Richiediamo una commissione parlamentare d’indagine sull'uso eccessivo di psicofarmaci e sedativi
- Garantire il diritto alla cura dei pazienti psichiatrici in carcere, anche tramite strutture adeguate con il coordinamento dei percorsi terapeutici e giudiziari.
- Trasferire i malati mentali gravi dalle RSA in strutture residenziali psichiatriche adeguate, con piani terapeutici personalizzati aderenti alle buone prassi scientificamente riconosciute dalla comunità scientifica.
- Prevenzione e formazione: Rafforzare campagne antistigma, prevenzione nelle scuole e formazione obbligatoria per operatori sanitari, giudiziari e forze dell’ordine.
- Ricerca e innovazione: Incrementare i finanziamenti per la ricerca multidisciplinare, focalizzandosi su terapie avanzate, psicofarmacologia e innovazioni digitali.
Famiglie in Rete https://www.famiglieinretesalutementale.it
e
FISAM https://www.sospsiche.it
hanno proposto inoltre osservazioni dettagliate sui disegni di legge 734/2023 e 1179/2024, suggerendo modifiche per migliorare la coerenza e l’efficacia degli interventi legislativi.
Per ulteriori informazioni: cell. 347.8645829, e-mail: presidentefisam@gmail.com
Lo Presti Cosimo
E' disponibile la registrazione dell'intera audizione e il documento consegnato alla Commissione.