Diamo il benvenuto a Di.A.Psi Piemonte ODV, 18ma associazione che si unisce a Famiglie in Rete!
Ce la presenta la sua Presidente, Graziella Gozzellino.
✔️ Chi siamo
La Di.A.Psi. Piemonte, Difesa Ammalati Psichici, ODV, è un’associazione di volontariato, apartitica, senza fini di lucro, composta da Familiari e Volontari, con sedi operative in alcune città del Piemonte, Marche e Valle d’Aosta. Si compone di circa 550 soci, di cui 84 sono volontari operanti nei vari settori.
E’ sorta a Torino nel 1988 ad opera di alcuni familiari per far fronte al dramma della malattia mentale e ai grossi problemi ad essa connessi. Si è posta come obiettivo di aiutare le famiglie dei malati psichici - nello specifico malati schizofrenici - che si trovano sole a dover affrontare problemi per loro insostenibili e che non trovano nel servizio pubblico risposte adeguate.
Le finalità dell'Associazione sono pertanto: promuovere le condizioni necessarie per un'idonea assistenza e cura delle persone con problemi psichici, ottenere un'adeguata disciplina giuridica, diffondere le informazioni sulla malattia mentale, promuovere la ricerca scientifica, dare sostegno e aiuto concreto ai malati e alle famiglie facilitando anche i rapporti con le Istituzioni pubbliche.
Tutte le attività della Di.A.Psi sono gratuite e vengono effettuate sulla base di progetti sostenuti dalle Istituzioni pubbliche, da enti privati, dalle fondazioni bancarie e dal Centri di Servizio per il Volontariato.
✔️ Le nostre attività
Il lavoro della Di.A.Psi. si esplica in diverse attività.
A supporto delle famiglie Di.A.Psi. offre:
- Accoglienza e ascolto quotidiano, uno sportello informativo per la consulenza assistenziale, previdenziale, legale; il gruppo dell’ascolto, formato da volontari addestrati, accolgono i familiari, ed a volte gli ammalati stessi, per ascoltare le loro richieste, informarli sui loro diritti e decidere insieme cosa l’associazione può fare per loro, es. la mediazione con i Servizi.
- Mediazione tra familiari e Servizi Psichiatrici Territoriali per una migliore comprensione delle situazioni più difficili (la semplice presa in carico della persona con disturbi psichici da parte del Servizio Psichiatrico avviene spesso con difficoltà, quasi con ritrosia, a volte unicamente grazie alla capacità combattiva del familiare).
In genere il nostro lavoro di intermediazione porta a risultati positivi e nei casi in cui c’è una vera sinergia tra Centro di Salute Mentale, Associazione e Famiglie, l’esito degli sforzi intrapresi è veramente confortevole. - Facilitatori Familiari: nell’ambito del progetto “Le R/ETI che curano” sostenuto dalla Compagnia di San Paolo e realizzato in rete con altri Enti del Terzo Settore, con la collaborazione della ASL Città di Torino, abbiamo organizzato un corso di formazione per “Facilitatori Familiari”. I facilitatori familiari sono una figura innovativa già sperimentata in Europa e negli Stati Uniti, in grado di facilitare la collaborazione e il dialogo tra la famiglia, i servizi territoriali e le risorse del territorio, proponendosi come punto di riferimento stabile in grado di raccogliere i bisogni e affrontare i problemi.
- Corso sulla comunicazione denominato Arcipelago, rivolto ai familiari con lo scopo di aiutarli nella gestione delle relazioni intrafamiliari e di informarli circa gli strumenti di supporto e cura (legislativi, farmacologici, psicoterapici e riabilitativi).
- Incontri di sostegno psicologico individuale, per permettere ai familiari, provati dalla malattia di un congiunto, di diminuire l’emotività inespressa e, grazie all’aumento delle conoscenze, della capacità di affrontare i problemi e delle abilità comunicative, possano migliorare anche il clima familiare.
- Gruppo di auto-mutuo-aiuto riservato alle famiglie dove la condivisione dei problemi diventa strumento di miglioramento della qualità della vita, della propria autostima, nonché di socializzazione e di affermazione dei propri diritti.
- Linea “help line” del sito “sospsiche.it” dove una volontaria risponde ai numerosi quesiti via e-mail o direttamente in Sede.
- Conferenze informative.
A supporto dei malati Di.A.Psi. offre:
- il volontario-amico, impegnato per compagnia e accompagnamento dei malati in uscite di vario genere, e che, andando a domicilio, tenta di rompere l’isolamento e la solitudine non solo della persona in difficoltà, ma di tutto il nucleo familiare
- attività varie risocializzanti presso il nostro “Centro d’Incontro”.
Tutte le attività svolte dalla DIAPSI sono finalizzate all’accoglienza del malato e alla valorizzazione delle sue caratteristiche, delle sue potenzialità ancora libere e non contaminate dal disagio che la malattia porta con Sé.
Per poter svolgere tali attività, i volontari, rigorosamente selezionati, devono frequentare un corso di formazione (organizzato tutti gli anni per reclutare nuovi elementi); successivamente vengono seguiti nella loro difficile attività con una supervisione permanente da parte di psichiatri.
Per i malati è inoltre possibile, presso la nostra associazione, svolgere – su convenzione – percorsi formativi finalizzati al lavoro, il lavoro come occasione di autonomia e reddito, es.:
- attività di tirocinio EXTRACURRICULARE di INSERIMENTO / REINSERIMENTO LAVORATIVO (ai sensi della DGR 85-6277 del 22/12/2017 della Regione Piemonte) (agenzia del lavoro);
- percorsi di attivazione sociale sostenibile (PASS) ASL.
Nel marzo 2020, in un periodo drammatico per tutti, e nell’impossibilità di effettuare eventi in sede e fuori sede causa “Coronavirus”, sono state pensate azioni a favore di familiari e malati da attuare “a distanza” per mantenere una continuità di rapporti utile e rassicurante per tutti.
A partire dal primo decreto legge del P.C.M. 23 febbraio 2020, n. 6, l’Associazione ha preso le immediate e necessarie precauzioni per tutelare la salute di pazienti, volontari, dipendenti e collaboratori esterni. Tutte le attività in sede sono state sospese. Il “Centro di Incontro” si è trasformato in attività telematiche riunite sotto il nome di “Virtual Diapsi”.
E’ stato inoltre sospeso, causa Coronavirus, l'impegno di alcuni volontari della Di.A.Psi. nelle attività extra associazione citate in precedenza.
Tutte queste attività si sono protratte per tutto il periodo di emergenza sanitaria.
Questi mesi di emergenza Covid non ci hanno fermati: le nostre attività sono proseguite con altre modalità ma in modo sempre efficace e partecipato.
Per la cittadinanza e la scuola, Di.A.Psi. organizza:
- Conferenze informative aperte alla cittadinanza per la prevenzione primaria.
- Incontri informativi per personale docente e non docente della scuola media superiore e allievi.
In rete con altre associazioni e istituzioni locali, negli anni la Di.A.Psi. ha sviluppato parecchi progetti. Non tutte le associazioni con le quali collabora operano nel campo della malattia mentale. Ecco alcune attività in rete:
- Monitoraggio "Gruppi Appartamento: con propri rappresentanti, la Di.A.Psi fa parte del team di persone (operatori della ASL, famigliari, utenti, volontari) che visitano i “gruppi appartamento” della ASL Città di Torino per acquisire informazioni e poter giungere a una valutazione dell’appartamento stesso, lavorando sia con coloro che ci vivono che con gli operatori. Tale giudizio ha un valore reale e permette ai familiari ed agli stessi malati fruitori del servizio di avere una funzione di controllo. Scopo di questo progetto è inoltre quello di far avere agli utenti un ruolo attivo nell’organizzazione della loro vita ed ai famigliari di poter controllare direttamente come vivono i loro cari.
- Attività di volontariato – in rete con i Volontari AVO – presso il “repartino” di alcuni Ospedali torinesi per alleviare il disagio dei pazienti ricoverati e delle loro famiglie e nei “gruppi appartamento” ove alloggiano pazienti in carico alla ASL Città di Torino.
- Alternanza scuola-lavoro. Vengono accolti studenti delle scuole superiori per un lasso di tempo di 20 ore di presenza ciascuno. Dopo un breve periodo di formazione, i ragazzi vengono inseriti nei gruppi risocializzanti dell’associazione. L’esperienza è importante, sia come mezzo di riduzione dello stigma sulla malattia, sia come forma di prevenzione e informazione in un periodo critico, che spesso ne segna l’esordio. Il comportamento rispettoso, corretto e adeguato dei ragazzi e le loro impressioni conclusive ne hanno confermato l’utilità
Queste attività sono state sospese causa covid e non sono ancora riprese.
A livello politico - per la tutela dei diritti - vi sono altre importante attività che Di.A.Psi svolge. Suoi rappresentanti fanno parte di diversi tavoli di lavoro, istituzionali e non, e lì, oltre a denunciare le carenze del settore, rivendicano per i malati mentali il diritto alle cure, alla stessa stregua di qualsiasi altro cittadino. Vengono esaminate e discusse nuove proposte e nuove normative riguardanti la malattia mentale.
La nostra azione politica e propositiva a tutela dei diritti consiste in:
- Sollecito presso le competenti Autorità nazionali, regionali, provinciali, comunali, per l’osservanza delle leggi esistenti, per il miglioramento delle stesse e per la realizzazione delle indispensabili strutture di cura e di recupero dei malati.
In questi ultimi tempi la Di.A.Psi. e L’ALMM – in coordinamento con altre associazioni del settore - sono state promotrici di due ricorsi al TAR e due al Consiglio di Stato, riguardanti la residenzialità e i LEA.
La “Riforma del sistema della residenzialità psichiatrica” piemontese - avvenuta con l’emanazione della DGR 84 nel dicembre 2021 - è stata condivisa con le rappresentanze delle associazioni dei familiari, ALMM e Di.A.Psi.. La stessa DGR prevede l’istituzione di un “Coordinamento regionale Area Psichiatria” presso l’Assessorato alla Sanità, articolato su tre macroaree e la Di.A.Psi. ne fa parte in rappresentanza delle associazioni di utenti e familiari. - Denunce alla Procura della Repubblica, ai NAS, ai mass-media per i casi di abbandono e mancanze di cura. Recentemente, siamo intervenuti:
- nel caso che ha riguardato la “sezione Sestante” del Carcere di Torino, chiedendo un incontro urgente con il Garante dei diritti delle persone private della libertà (detenuti), per sollecitare un suo intervento per porre fine agli abusi e alle violenze subiti da alcuni detenuti.
- nel caso della chiusura del repartino dell’Ospedale Mauriziano ….
✔️ Ambito territoriale
L’attività della Di.A.Psi. è diffusa in Piemonte, Marche e Valle d’Aosta.
- Sedi operative distaccate:
Chieti; Novi Ligure; Tortona; Torre Pellice. - Sedi autonome:
Alba-Bra; Aosta; Cuneo; Savigliano/Fossano/Saluzzo; Vercelli, VCO.
Inoltre, attraverso il sito web www.sospsiche.it, l’attività di supporto alle famiglie è estesa su tutto il territorio nazionale. Parecchie sono le richieste di aiuto che ci pervengono attraverso il sito.