In Italia, in confronto ad altre aree della medicina, il livello della qualità della cura in salute mentale è generalmente più basso e il miglioramento è più lento: questo è in parte dovuto alla mancanza di una sistematica implementazione di strumenti di valutazione della qualità della cura.
Eppure, sia all’estero sia in Italia, un’ampia letteratura e alcune esperienze concrete dimostrano che è possibile valutare le cure (farmacologiche e psicoterapeutiche), secondo le dimensioni di:
- Accessibilità ed equità: le cure devono essere disponibili a tutti, indipendentemente dalla collocazione geografica, dal reddito, dalla gravità della patologia,...;
- Appropriatezza: l’intervento deve seguire le linee guida scientifiche e deve contemporaneamente essere efficace ed indicato per la persona che lo riceve;
- Continuità: i contatti devono essere sufficientemente vicini nel tempo e coerenti tra i diversi servizi coinvolti;
- Sicurezza: devono essere ridotte al minimo le conseguenze negative (es. gli effetti collaterali dei farmaci);
- Efficacia: riguarda l’esito del trattamento: il paziente deve “aver fatto passi avanti” sul suo specifico percorso di recovery.
In particolare, la valutazione degli esiti è un tema cruciale, prima di tutto per il buon funzionamento e il miglioramento continuo del sistema. E poi anche per ciascuno di noi, personalmente: per noi familiari e utenti, perché le prestazioni fornite dai Servizi ci interessano solo quando riescono davvero a cambiare in meglio la nostra vita; per gli operatori, perché sapere se e quanto è migliorata la nostra vita dà senso al loro lavoro; e infine – lasciateci dire – per tutti i cittadini che con le loro tasse finanziano i servizi di Salute Mentale, perché è giusto che sappiano se i loro soldi sono stati spesi bene.
Alcune associazioni di familiari e utenti per la Salute Mentale si sono unite per riflettere e lavorare sul tema della valutazione della qualità della cura, collaborando anche con alcuni esperti ampiamente riconosciuti a livello nazionale.
Il nostro obiettivo è stimolare lo sviluppo di una rete di familiari esperti, culturalmente e tecnicamente preparati per valorizzare e integrare il sapere esperienziale dei familiari e degli utenti, con quello professionale degli operatori, nel monitoraggio delle cure.
Con loro, abbiamo avviato la pubblicazione di una serie di sintesi di articoli scientifici, in italiano e con terminologia comprensibile dalle famiglie.
A breve troverete su questo blog le prime due.